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Cosa sapere, come scegliere, come prepararsi per l’università all’estero. Tutto in un Libro!

Un trend in crescita che è più che raddoppiato negli ultimi 10 anni. Una trasformazione che conferma il “salto di qualità” mentale che i giovanissimi italiani della Generazione Z hanno maturato negli ultimi anni, concependosi sempre più come “cittadini del mondo”.

Formarsi all’estero è una scelta che cambia la vita, un investimento sul proprio futuro sia personale che professionale, un percorso che apre nuove prospettive in un mondo in continua trasformazione. Per questi motivi è una scelta che accende l’entusiasmo ma nondimeno va ponderata con grande realismo e pragmatismo:
Qual è il college giusto per me? Quanto costa? Come posso prepararmi al meglio per essere ammesso?

È da questa consapevolezza che nasce l’idea di scrivere una guida, un vademecum che possa tracciare il percorso di studenti e famiglie verso questa magnifica esperienza.

Una guida passo dopo passo, dalla decisione al “move in”
Formarsi all’estero è una scelta che cambia la vita. Un grande investimento sul proprio futuro, personale e professionale, che apre nuove prospettive in un mondo sempre più complesso e in continua trasformazione. Per questo, è una scelta che accende l’entusiasmo ma nondimeno va ponderata con grande realismo. Qual è il college giusto per me? Quanto costa? Come posso prepararmi al meglio per essere ammesso? 

Questo volume è un vademecum fondamentale per affrontare i temi, i problemi, le opportunità di chi vuole intraprendere un percorso di studi universitari in un altro Paese del mondo. Uno strumento che a tante domande e dubbi pratici offre risposte e soluzioni concrete.

La guida accompagna il lettore passo passo dalla fase di prima analisi dell’offerta universitaria fino alla partenza per la destinazione scelta ponendosi dal punto di vista dello studente e della famiglia, entrando nel merito di casi reali, definendo i tempi e i modi dell’attivazione e riportando, a chiusura di ogni capitolo, la testimonianza di ragazzi e ragazze che hanno già vissuto questa esperienza.

Alcune domande a cui risponde il libro: 

  • le tempistiche di iscrizione;
  • i requisiti e i documenti necessari per essere ammessi; 
  • come costruire un Curriculum Vitae a prova di college; 
  • come rafforzare le proprie competenze linguistiche; 
  • come scegliere il college giusto; 
  • i vantaggi e gli svantaggi dei diversi paesi; 
  • le voci da prevedere per definire un budget a prova di imprevisti.
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Il mondo si è fermato, i ragazzi no. Potrebbe essere questa la sintesi di un fenomeno che nel suo complesso sfugge ai monitor statistici, ma è il segnale di un importante indicatore della trasformazione sociale ed economica che il nostro Paese sta vivendo. Una trasformazione nella quale a essere protagonisti sono i giovanissimi della Generazione Z, i cosiddetti post – millennials: ragazze e ragazzi, oggi poco più che adolescenti, che già durante gli anni delle scuole superiori hanno le antenne dritte sul futuro, e prima ancora di essere arrivati alla maturità hanno scelto di effettuare il percorso universitario in un campus all’estero.

Quanti sono e dove vanno?

Secondo i dati Unesco (Global Flow of Tertiary Students), sono complessivamente circa 50mila gli studenti italiani che attualmente stanno svolgendo il ciclo di istruzione terziaria in un altro Paese. Da quanto emerge dai rilevamenti dell’Eurodesk Monitor, la quota degli studenti italiani dell’istruzione terziaria iscritti all’estero è del 4%, rispetto al 2% in totale nei Paesi dell’OCSE e più che raddoppiata rispetto all’1,5% di dieci anni fa. 

In generale, i Paesi di madrelingua inglese sono le destinazioni che attirano di più gli studenti in tutta l’area dell’OCSE, con l’Australia, il Canada, il Regno Unito e gli Stati Uniti che accolgono più del 40% degli studenti in mobilità internazionale nell’area dell’OCSE e nei Paesi partner. Per gli studenti che lasciano l’Italia per studiare all’estero, secondo i dati del Miur (Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca) la destinazione più ambita – nonostante le incertezze recentemente introdotte dalla Brexit – resta ancora il Regno Unito, seguita da Austria, Francia, Germania, Svizzera, Spagna e Stati Uniti. 

In crescita nella lista dei desideri il Canada (grazie a un’intelligente politica di facilitazioni volte ad attrarre studenti) e l’Olanda (con una ricca offerta di corsi in lingua inglese e un appetibilissimo rapporto qualità dell’offerta formativa-costo) sono due mete in forte crescita.

Un trend in crescita

Se questi sono, pur nella difficoltà di definire quadri statistici aggiornati e coerenti, i numeri di oggi, ancora più interessante è sottolineare come la prospettiva internazionale non sia più un’ipotesi di élite, ma rappresenti un investimento di valore consapevole che ragazze e ragazzi italiani hanno ben presente fin da giovanissimi

Come emerge da una ricerca recentissima condotta da Skuola.netin collaborazione con ESCP Business School su un campione di 3mila maturandi italiani, 1 su 3 prende in seria considerazione l’ipotesi di iniziare e finire l’università in un ateneo straniero

E, riflettendo ancor più a lungo raggio, in 2 casi su 3 immaginano il proprio futuro lavorativo in una nazione diversa dall’Italia. Tra i motivi di questa scelta, spicca la consapevolezza di dover costruire da subito un curriculum di valore: quasi la metà degli intervistati (44%) mette al primo posto la prospettiva di conseguire un titolo il più possibile riconoscibile a livello internazionale. Ma non è solo strategia di carriera a spingere oltreconfine: il 22% esprime il desiderio di formarsi in un contesto mentalmente più aperto, il 17% per iniziare a costruire una “vita all’estero” già messa in preventivo. 

Come scegliere?

Si tratta evidentemente di una tendenza esplosiva, che conferma il “salto di qualità” mentale che i giovanissimi italiani hanno maturato negli ultimi anni, concependosi sempre più protagonisti di uno scenario globale. Veri e propri cittadini del mondo, che soprattutto quando si tratta di ragionare sul proprio futuro sanno guardare a orizzonti e opportunità che solo ancora per la generazione precedente venivano raramente presi in considerazione.

Rispetto a questa spinta che arriva dal basso, dalle ragazze e dai ragazzi stessi, è evidente la difficoltà dell’intero sistema socio-educativo (famiglie, scuole superiori, sistemi di tutoraggio…) ad affrontare questo trend, a fornire ai giovanissimi studenti gli strumenti e il supporto educativo fondamentale per affrontare con consapevolezza questa scelta.

È proprio per cominciare a colmare questo gap, con un approccio che unisce il rigore scientifico dei dati all’esperienza maturata sul campo nell’ambito del counseling, che Edizioni Guerini manda in libreria il volume Studenti a tutto mondo. Cosa sapere, come scegliere, come prepararsi per l’Università all’estero, scritto da Katja Iuorio, psicologa ed Educational Consultant.

Un vademecum che guida passo dopo passo, dalla decisione al “move in”

Il volume è una riflessione sul valore di una scelta che davvero “cambia la vita”, ma anche uno strumento estremamente pratico e attuale, che accompagna lo studente (e la sua famiglia) lungo tutto il lungo e articolato percorso che va dalla decisione di scegliere di formarsi all’estero fino al “move in”, il giorno della partenza.

Mettendo in campo la propria esperienza decennale nell’accompagnamento di studenti lungo questa strada, Iuorio approfondisce, con linguaggio semplice e esempi di casi pratici, quali sono gli strumenti e i criteri per definire la rosa di atenei che più corrispondono alle attese e alle inclinazioni dello studente (secondo il cosiddetto criterio del “best fit”), come si presenta la domanda di application e quali sono le tappe e le prove che, a seconda del Paese scelto o del tipo di università, portano fino all’admission, quali i requisiti che lo studente deve avere (competenze linguistiche, skills personali), ma anche come si definisce il budget necessario per sostenere questa esperienza pluriennale, quali sono le voci di costo esplicite da considerare e quali le voci non sempre così immediate, ma che posso magari generare qualche spiacevole imprevisto in itinere. 

Una grande competenza tecnica e specialistica che prende la forma della narrazione accessibile a tutti, ponendosi sempre dal punto di vista dello studente, della sua famiglia e dei suoi bisogni.
Otto capitoli, ogni capitolo uno step di questo percorso, con le dritte e i suggerimenti di chi quotidianamente opera “sul campo”, negli atenei di tutto il mondo. Un volume che si può usare come un vademecum, oppure si può leggere come un’indagine su un trend che spiega desideri e aspirazioni delle giovani generazioni.

«Fare l’università all’estero è un’occasione di arricchimento esperienziale, di autonomia personale, di relazione unico. Un grande passo, che va preparato bene», sottolinea Katja Iuorio. «Questo volume nasce dalla conoscenza delle tante domande e dubbi, anche pratici, che questa scelta implica, e propone risposte e soluzioni concrete, sempre collocando il “come” all’interno di un “perché”. È un libro-guida per ragazze e ragazzi che guardano lontano, ma con i piedi ben piantati per terra. Che si pone dal punto di vista dello studente e della famiglia, entra nel merito di casi reali e delle scelte, definisce i tempi e i modi dell’attivazione e propone, a chiusura di ogni capitolo, la testimonianza di ragazzi e famiglie che hanno già vissuto questa esperienza».

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